Vi ricordate Ugly Betty, la protagonista messicana di una famosa serie TV anni 2000, alle prese con le difficoltà della sua nuova vita “da adulta”, il cui aspetto – non conforme ai canoni di bellezza newyorkesi – era forzatamente reso ancora “più disgraziato” da occhiali improbabili?
Potremmo citare decine di esempi di figure del cinema o della televisione volutamente “imbruttite” – passateci il termine – facendo loro indossare un paio di occhiali. E quanti di loro si sono per magia trasformati in persone sensuali ed affascinanti solo sciogliendo la chioma e dicendo addio allo stereotipo del quattrocchi?
Una visione falsa e limitata, che ingabbia il concetto di bellezza in modelli prestabiliti e irreali. Un’idea anacronistica che non condividiamo e che ci sentiamo di smentire! E non solo perché siamo di parte.
Negli anni, l’occhiale ha infatti acquisito l’accezione di accessorio moda volto a valorizzare la personalità di chi lo indossa, superando così la sua funzione primaria di dispositivo per la correzione visiva o di protezione dalla luce solare. Di conseguenza, diventa un importante contributo per determinare la propria immagine e dare risalto ad alcune peculiarità.
Tutto affascinante ma anche tanto complesso, direte voi. Proviamo a capire meglio!